Tra le paure più diffuse, quando si parla di fronte a una platea, c’è quella di perdere il filo e non sapere più come andare avanti, oppure di dimenticarsi di dire cose molto importanti.
E’ per questo che molte persone si preparano un discorso scritto. Se lo scrivono parola per parola e poi, una volta davanti al pubblico, lo leggono. Altri, invece, imparano a memoria per filo e per segno il loro discorso. Ogni parola al posto giusto.
Permettimi di dirti che, se rientri anche tu in una di queste categorie di persone, stai seguendo delle strategie fallimentari. Si tratta di due errori da evitare come la peste.
Si chiama parlare in pubblico, non leggere in pubblico! Perciò quando si parla in pubblico non si legge il proprio intervento.
Leggere ti fa tenere lo sguardo sui tuoi appunti anziché sulla platea e questo ti rende “lontano” da chi ti ascolta. Se vuoi sapere come usare al meglio lo sguardo leggi questo articolo. Se leggi e basta, durante il tuo intervento, dai l’idea di qualcuno che non si interessa ai suoi ascoltatori, che non li considera. E in effetti è proprio così, quando leggi ti dedichi al tuo testo e non al tuo pubblico. Inoltre, a meno che tu non sia uno scafato attore teatrale, aumenti notevolmente il rischio di risultare monotono e poco interessante, poichè le parole lette hanno un ritmo diverso dalle parole che pronunci quando semplicemente parli .
Vista questa premessa c’è qualche furbastro che pensa bene di impararsi il suo discorso a memoria, prevedendo già i punti in cui alzare o abbassare il volume, mettere o togliere enfasi.
Lascia che te lo dica: se vuoi parlare in pubblico in maniera efficace, imparare il tuo discorso a memoria, come la poesia delle elementari, non ti servirà a nulla.
Anche in questo caso darai la percezione al pubblico di essere distante, perché passerai il tempo della tua performance a preoccuparti di ricordare cosa devi dire e quindi la tua mente, e di conseguenza il tuo corpo, non si starà vivendo il presente.
Se ti impari tutto a memoria vai pure tranquillo che qualcosa ti dimenticherai! E se per caso te ti rendi conto di aver scordato qualcosa, i tentativi di recuperare faranno si che tu sia ancora più distante dal pubblico, perché sarai perso nella tua mente, in pieno panico nel tentativo di recuperare ciò che non hai detto…
Il contenuto del tuo intervento è sicuramente rilevante, ma non è l’unica cosa importante. Devi considerare anche la forma. E’ soprattutto quella che determina il tuo rapporto col pubblico. Il rapporto con il pubblico va vissuto e va goduto. Proprio così, goduto. Più ti godi il momento di essere lì di fronte a qualcuno che ti ascolta, e più la tua performance risulterà stimolante e convincente.
Quello di cui devi preoccuparti è di viverti il “qui e ora”, devi essere lì per il tuo pubblico. Anche perché, per quanto tu possa aver pianificato, l’imprevisto sarà comunque dietro l’angolo. Come già detto potresti dimenticarti un pezzo del discorso (vai tranquillo che capita!), oppure potrebbe accadere qualcosa di inaspettato che ti sballa i piani e non ti rende in grado di fare una deviazione rispetto a quello che avevi pianificato.
E’ uno dei concetti che più mi sta a cuore, ossia la diferenza tra parlare IN pubblico e parlare AL pubblico. Trovi un post a riguardo qui.
Il mio consiglio quindi è quello di prepararti una scaletta di quello che devi dire, suddividendo gli argomenti per punti, come se fossero i titoli dei vari capitoli che esporrai. Aggiungi dei sottotitoli, usando delle parole chiave, che per te siano significative e che ti ricordino i vari elementi da toccare durante il tuo intervento.
Puoi tenere in mano dei cartoncini coi vari punti della scaletta, avere un foglio vicino a te da controllare ogni tanto o, se ne hai, aiutarti con le slide (ma fai in modo di poter gestire il tutto anche senza slide!).
Ora che sai quali sono i due principali errori da evitare durante uno speech, ricordati anche che quando parli in pubblico il tuo compito non deve essere solo quello di condividere informazioni, ma di condividere il tuo essere lì per il pubblico.
La differenza è sottile ma sostanziale.
Se ti interessa saperne di più scopri le date dei prossimi corsi per parlare in pubblico.