Qualche tempo fa ti avevo parlato di come gestire l’ansia da prestazione attraverso le parole del campione olimpico di canottaggio Rossano Galtarossa.
In questo articolo, invece, ti propongo una breve intervista che ho avuto il piacere di fare a Lorenzo Bernardi, allenatore della squadra di pallavolo maschile di Perugia, che ha recentemente vinto il primo scudetto della sua storia.
Se stai cercando un modo per capire come superare la paura di parlare in pubblico, ti consiglio di leggere questo articolo. Soprattutto perché il buon Lorenzo, in merito all’ansia, ci dice una cosa che dico sempre anche io ai miei corsi di public speaking.
Se non conosci Lorenzo Bernardi ti posso dire che, oltre ad essere un grande allenatore, è stato anche un grandissimo giocatore. Nel 2001, infatti, è stato nominato dalla Federazione Internazionale di Volley come il miglior giocatore di pallavolo del XX secolo!
Con la maglia della nazionale italiana ha vinto 2 campionati del mondo, 3 campionati europei e 5 World League.
Perché l’ho intervistato su questo argomento?
Beh, perché parlare in pubblico è una performance e pertanto è soggetta a stress e dunque diviene importante sapere gestire l’ansia da prestazione.
Buona lettura!
Prima di una gara c’è sempre molta emozione, indipendentemente dall’importanza della gara.
Da allenatore però io devo trasmettere serenità, sia ai giocatori che a tutto il mio staff. La cosa che mi fa stare tranquillo, tuttavia, è sapere come e quanto ci siamo preparati per quella partita. La preparazione è fondamentale: non lasciare mai nulla al caso.
Prepararsi nel migliore dei modi possibili alla propria performance è il modo più semplice per gestire l’emozione dello stare lì.
Non c’è dubbio. Tutti gli aspetti della propria performance vanno curati e preparati: corpo, mente, tecnica e tattica. L’allenamento deve essere più arduo della gara, perché il lavoro duro alla fine ripaga sempre.
Torno di nuovo a parlarti di preparazione.
Se le cose non vanno bene durante una gara io ricordo ai giocatori, ma anche a me stesso, il lavoro che abbiamo fatto. Gli ricordo come ci siamo preparati e quali sono le cose su cui focalizzarsi davvero, senza lasciarsi distrarre dagli sbagli commessi. Una buona preparazione serve anche a questo. A gestire gli imprevisti e gli errori che inevitabilmente capitano.
Sai, nello sport, come credo anche nella vita, ogni sconfitta va analizzata a fondo e deve diventare un momento di crescita. A nessuno piace perdere, però la sconfitta diventa un momento per mettere a fuoco i propri punti di debolezza o i punti su cui migliorare e allenarsi.
Ancora una volta finiamo per parlare di preparazione.
Io cerco sempre di non farmi condizionare troppo. Anche perché un pubblico troppo di parte rischia di sconcentrarti tanto quanto un pubblico avverso.
Quello che facevo da giocatore e che faccio tuttora da allenatore è cercare di restare focalizzato sui miei obbiettivi.
Parlare in pubblico mi piace e, fuori dal contesto sportivo, mi capita di farlo in momenti formativi aziendali, all’interno di interventi di team building. Quando si fa public speaking credo sia importante interessare il pubblico. Io lo faccio raccontando le mie esperienze sportive. Essendo un argomento che mi appassiona tanto e che conosco molto bene, credo di riuscire a trasmettere le mie emozioni. In questo modo l’attenzione del pubblico è garantita.
Grazie infinite Lorenzo Bernardi per questa testimonianza che, ancora una volta, ci ricorda che un’ottima arma per gestire l’ansia da prestazione e parlare in pubblico efficacemente è la preparazione.
Prepararsi, prepararsi, prepararsi.
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