Certe volte le soluzioni più semplici e apparentemente più scontate sono anche le migliori. Divertirsi a parlare in pubblico è una di quelle.
Prova a pensare a quanto ti piace raccontare le tue vacanze, parlare dell’ultimo acquisto che hai fatto o riportare l’ultima follia fatta da quello strambo del tuo vicino di casa!
Quando sei in uno di questi contesti sei brillante, divertito, interessante. Riesci, senza rendertene conto, a usare efficacemente la voce, dosando volumi, toni e pause. Sai gestire il linguaggio non verbale controllando movimenti e postura. E il tutto lo fai nella maniera più naturale e spontanea possibile.
Tu mi dirai che quando ti capita di farlo sei con persone che ti mettono a tuo agio e in contesti rilassanti, mentre quando devi parlare in pubblico “ufficialmente” sei in ambienti seriosi che ti mettono sotto stress.
Certo, sappiamo bene tutti che la paura di parlare in pubblico è una delle paure più diffuse, ma uno dei motivi che la crea è l’eccessiva seriosità che noi stessi diamo al contesto in cui ci troviamo perché vogliamo risultare professionali.
Al di la del fatto che nel mio corso di public speaking “Parliamoci Chiaro” ti suggerisco numerose strategie pratiche per gestire la paura di parlare in pubblico, io credo che ci sia un’errata concezione della parola “professionale”. Essere professionali, per quanto mi riguarda, non significa essere perfetti e seriosi, bensì cercare di dare sempre il meglio con entusiasmo e passione.
Proviamo a capirci. Quando dico che bisogna divertirsi a parlare in pubblico non intendo che bisogna fare i buffoni o raccontare le barzellette. No, questo no.
Si tratta di variare il proprio punto di vista.
Solitamente accade questo: siccome tu vuoi risultare professionale ma hai paura del giudizio del pubblico, esordisci come fanno tutti con un banale e freddo “Buongiorno, benvenuti e grazie di essere qui”.
Poi procedi con un tono basso e un ritmo uniforme leggendo delle slide piene zeppe di testo e alla fine ringrazi i presenti per il tempo che ti hanno concesso.
Risultato?
Chi avevi davanti si è annoiato, perciò non sei riuscito a farti ricordare dal pubblico e il tuo messaggio non è arrivato a destinazione. E tu ti senti frustrato e deluso.
Puoi partecipare a tutti i corsi di public speaking del mondo che vuoi, imparare tutte le possibili tecniche per parlare in pubblico, ma non riuscirai mai a essere efficace finché continuerai a essere focalizzato su di te e su quello che il tuo uditorio potrebbe pensare di te.
Continuerò fino allo sfinimento a dire che esiste un’enorme differenza tra parlare in pubblico e parlare al pubblico.
Quello di cui dovresti preoccuparti, infatti, è di ribaltare la situazione e pensare a cosa tu puoi far provare a loro, perché il pubblico prova le sensazioni che tu vuoi fargli provare. Se tu sei divertito e appassionato di quello di cui stai parlando, anche il pubblico si divertirà e si appassionerà.
Ricordati che un pubblico divertito e appassionato risulta maggiormente attento e interessato a quello che hai da dire. Quindi alla fine avrà un giudizio positivo su di te.
Perciò il consiglio numero uno per divertirsi a parlare in pubblico è:
Se devi tenere uno speech su un argomento in cui tu per primo non credi, forse non sei la persona più adatta a tenere quell’intervento. Lo so, è brutto da dire, ma non riuscirai mai a parlare in pubblico efficacemente se non hai una risposta convincente alla domanda: “Perché questo discorso devo tenerlo io?”.
Ti è mai capitato di ascoltare qualcuno, che magari anche conoscevi poco, ma che parlava di una cosa che gli stava molto a cuore o che lo divertiva?
E perché l’hai ascoltato? Perché il suo divertimento o la sua passione ti hanno contagiato, hanno catturato la tua attenzione e il tuo interesse.
Qualche tempo fa un mio corsista, durante uno degli esercizi per parlare in pubblico che propongo nei miei seminari si è messo a parlare del suo lavoro. Ha parlato pochi minuti ma sono sembrati un’eternità e lui stesso si è reso conto di essere stato monocorde e noioso.
Siccome poco prima aveva detto che gli piaceva cucinare, gli ho chiesto allora di raccontare quale era il piatto che gli riusciva meglio. E così ha incantato la classe con un monologo sulla cottura della paella!
Non poteva credere nemmeno lui ai feedback entusiastici ricevuti dai suoi colleghi di corso: “appassionato, interessante, energico, sprintoso, divertente, affascinante”. E questo risultato lo ha ottenuto perché è passato dal parlare di un argomento che non lo convinceva a uno di cui era innamorato.
Tuttavia, può capitare di dover trattare anche argomenti che non ti divertono ne ti appassionano. Succede. Come si può fare in questi casi?
Il consiglio numero due per divertirsi a parlare in pubblico è:
Ora ti spiego che cosa intendo.
Se l’argomento che devi trattare non ti entusiasma, puoi cercare di scoprire se esiste un punto di vista che lo rende in qualche modo interessante per te. Oppure se puoi raccontarlo in una modalità differente da come hai sempre fatto.
Ti faccio un altro esempio con un altro dei miei corsisti.
Questa persona, durante un’esercitazione, ha parlato di leggi sul lavoro e ha esposto l’argomento usando delle slide esclusivamente di testo che si è ritrovato a leggere. Gli ho chiesto allora di provare a pensare a chi era il suo pubblico e cosa voleva che gli rimanesse.
Così, pensando che avrebbe dovuto parlare a giovani lavoratori interinali, ha deciso di eliminare le slide, si è messo di fronte al pubblico e ha sviluppato il suo intervento interagendo con la platea sui punti salienti. In maniera naturale è cambiata la sua postura, la sua voce e la sua presenza scenica, risultando estremamente efficace e riuscendo a farsi capire dal pubblico.
Il sorriso è contagioso, si propaga velocemente e i suoi effetti sono strabilianti. Se tu sorridi in maniera sincera il tuo pubblico ti ricambierà. Riuscirai così a creare un’atmosfera piacevole e tu stesso ti sentirai più tranquillo e rilassato.
Pertanto, se vuoi ricevere dagli altri feedback positivi, devi essere tu disposto a regalare qualcosa per primo. Comincia col donare il tuo sorriso.
“Nella vita, per ogni sorriso che ti risparmi, c’è almeno un sorriso che ti perdi.”
Troppo spesso ci dimentichiamo di quest’arma potente che abbiamo a disposizione e così la sottovalutiamo. Inizia invece a pensare che un intervento in pubblico sia anche un momento in cui hai la possibilità di divertirti e di propagare positività.
Ricorda, un oratore eccellente si diverte mentre comunica. E’ anche per questo che nei miei corsi per parlare in pubblico la componente divertimento non manca mai.
Se vuoi saperne di più scopri cosa posso fare per te!