Se mi conosci, sai che non sono un amante dei post in cui trovi scritte le regole per parlare in pubblico, perché ritengo vadano bene fino a un certo punto.
Mi piace invece pensare che sia molto più importante l’atteggiamento, la voglia di mettersi in gioco e superare i propri limiti.
Tuttavia ci sono alcuni aspetti da tenere in considerazione (ok, se preferisci chiamiamole pure regole per parlare in pubblico…), soprattutto da parte di chi parla già in pubblico da un po’ di tempo e magari non si rende conto che potrebbe essere più incisivo.
Allora cominciamo.
Ai miei corsi per parlare in pubblico, durante le numerose esercitazioni che propongo, mi capita spesso di vedere che chi parla, imposta il suo intervento da una prospettiva errata: la sua. Se parli in pubblico devi invece ricordarti che non sarai tu il destinatario del tuo discorso, ma ci sarà un pubblico.
Prima di costruire il contenuto del tuo speech e pensare a come attirare l’attenzione del pubblico, chiediti sempre per quale ragione tu sei lì e perché chi ti ascolta dovrebbe darti la sua di attenzione.
Ricordati che il pubblico, consapevolmente o meno, si chiede: “Ma io cosa ci guadagno dall’ascoltare questa persona?”
Continuerò a ribadirlo all’infinito: se parli in pubblico non puoi limitarti a erogare dei contenuti, devi dare qualcosa di più. Vale a dire che ci devi mettere passione e che devi lasciare qualcosa a chi ti ascolta. E’ questo uno degli aspetti che crea la differenza tra parlare in pubblico e parlare al pubblico.
Perciò, prima di tutto, deve esserti chiaro qual è il vantaggio o il beneficio specifico che i tuoi interlocutori traggono dallo stare ad ascoltarti.
Ti propongo questo esercizio: ogni volta che devi tenere un discorso, fallo sentire a qualche persona di fiducia e poi chiedigli di dirti perché quello che hai appena detto potrebbe essere importante per lui.
Se la persona che ti ascolta ti risponde che non lo sa o se la sua risposta è vaga o confusa, significa che non sei sufficientemente chiaro. Allenati e riprova!
Un grosso errore che fanno molti oratori e quello di cercare di dire tutto quello che sanno sull’argomento di cui stanno parlando.
Ricorda: non devi dire tutto, devi dire ciò che serve!
Magari tu pensi che apparirai più autorevole se dirai tutto quello che sai su di un argomento. In realtà, più informazioni tutte in una volta fornisci al pubblico, meno se ne ricorderanno. E’ per questo che, solitamente, consiglio di preparare il proprio intervento con la regola del tre.
Si tratta di una struttura semplice che ti costringe a scegliere solo 3 argomenti chiave di cui parlare. Eviterai in questo di aprire mille parentesi, che ti porterebbero a perderti in divagazioni inutili.
Inoltre, informati sempre sul tempo che avrai a disposizione per parlare e poi prepara un intervento che duri di meno. In questo modo sarai ulteriormente costretto a sintetizzare e tenere solo i concetti chiave. Così facendo potrai lasciare dello spazio per eventuali domande o per chiarire ancora di più ciò di cui hai parlato.
Pertanto, se il tuo obiettivo è essere ricordato e capito, dimentica le presentazioni da centinaia di slide. Usa invece la regola del 10-20-30 e pensa che dieci slide per venti minuti di intervento sono più che sufficienti.
Quindi, se vuoi parlare in pubblico efficacemente, riduci il numero di parole!
Parliamoci chiaro. Quando dico di impostare un discorso che duri meno tempo di quello che si ha a disposizione, non intendo che devi andare di fretta. Anzi!
Il fatto è che quando hai tante cose da dire, la tentazione è quella di andare il più veloce possibile e quindi ti trovi a sparare più parole possibili al minuto. In questo modo però, il rischio è quello di andare più veloce del pubblico e di perderti per strada o di perdere il pubblico.
Andare troppo veloce ha tanti svantaggi: te ne riporto qualcuno.
Innanzitutto, chi parla veloce tende a mangiarsi le parole. Se chi ti ascolta non capisce ciò che dici, smetterà di stare attento e di seguirti.
Ancora. Dire tante cose in poco tempo porta il pubblico, nella migliore delle ipotesi, a domandarsi di che cosa hai veramente parlato. Perché se li stordisci con velocità e quantità, nella mente del pubblico resterà solo tanta confusione.
Infine, parlare troppo velocemente, ti potrebbe far percepire dai tuoi uditori come qualcuno che ha paura di parlare in pubblico, perché l’ansia tende ad accelerare il ritmo del discorso, in modo da farti terminare velocemente. Potresti dunque essere percepito come qualcuno che vuole andarsene da lì il prima possibile!
Ti propongo questo esercizio: allenati a riassumere i contenuti dei tuoi discorsi in una sola riga o addirittura in una sola parola. Ti aiuterà ad avere le idee più chiare in testa, prendendoti tutto il tempo che ti serve, perchè sai di cosa stai parlando.
Quindi, ricapitoliamo: le regole per parlare in pubblico efficacemente, per far si che tu raggiunga l’obbiettivo di farti capire e ricordare dal pubblico, sono le seguenti:
In realtà ce n’è ancora una di regola: fai pratica più che puoi!
Leggere dei post e cercare di assimilare dei contenuti teorici è sicuramente utile, ma se vuoi migliorare le tue abilità di oratore devi allenarti a parlare in pubblico più spesso che puoi.
Se vuoi metterti alla prova, sporcarti le mani e scoprire in prima persona altre strategie e consigli per allenarti sul public speaking, cerca le date dei miei corsi e scegli quello più comodo per te.