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Tecniche per parlare in pubblico: l’esperienza fa la sua parte

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Fare esperienza è la principale tra le tecniche per parlare in pubblico

In molti mi domandano di conoscere delle tecniche per parlare in pubblico. E’ una richiesta che ricevo piuttosto frequentemente, sia da chi si iscrive ai miei corsi,  sia da chi si limita a seguire questo blog.

Spesso però ci si dimentica che la conoscenza delle sole tecniche non basta. Come un po’ in tutte le cose della vita, infatti, per fare veramente propria una tecnica bisogna provarla, ossia allenarsi e fare esperienza.

Ed è’ così anche per le tecniche per parlare in pubblico. Conoscere trucchi e strategie è un ottimo modo per provare a rendere più efficace un discorso ma, per padroneggiare una tecnica, bisogna averla provata un bel po’ di volte.

Se vuoi considerala una “non tecnica”, ma non può mancare l’esperienza nella preparazione di un oratore. Noi teatranti la chiamiamo “la gavetta”!

Con questo non voglio scoraggiarti, anzi vuole essere uno stimolo a cercare di migliorarti e crescere sempre di più.

A tal proposito vorrei raccontarti una cosa che mi è capitata qualche tempo fa.

 

Guidare senza mani

Stavo percorrendo la tangenziale nord di Padova, non so se la conosci, mi trovavo in corsia di sorpasso e stavo per rientrare nella corsia di destra.

A un certo punto vedo dal retrovisore un’auto che mi fa gli abbaglianti e che arriva a tutta velocità.
L’istinto in questi casi mi dice di restarmene in corsia di sorpasso e rallentare, per fare da guastafeste al prepotente di turno. Poi fortunatamente prevale il buonsenso e mi sposto sulla corsia di destra.

L’auto che mi supera è una mini cabrio nera e, mentre mi sorpassa, non posso fare a meno di notare che il guidatore in una mano ha il telefonino e nell’altra del cibo che sta beatamente mangiando.

Riesce a fare il tutto (sorpasso, telefonata e spuntino) alla velocità di almeno 100 km/h! Resto a bocca aperta, indeciso se gridargli un insulto o un complimento, mentre lo vedo sfrecciare e diventare solo un punto lontano.

Perchè ti ho raccontato questa storia?

Perché, per chiunque, all’inizio, guidare un’auto sembra una faccenda davvero complicata.

E sono convinto sia stato così anche per quell’incosciente che mi ha superato guidando senza mani. Sono sicuro infatti che prima di arrivare ad azzardare tanta spavalderia, avrà senz’altro avuto i problemi che tutti noi abbiamo conosciuto prima di prendere la patente: pensare a dove mettere i piedi per far funzionare correttamente freno, frizione e acceleratore, controllare i retrovisori, gestire la leva del cambio, imparare a fare manovra per il parcheggio e così via.

Poi, grazie alla pratica, tutte le azioni che compongono l’atto del guidare sono diventate automatiche, tanto da permettergli di sentirsi talmente sicuro da osare una guida senza mani a velocità elevata!

 

Imparare una cosa nuova

La stessa cosa è quando si deve parlare in pubblico.
All’inizio ci sono mille cose di cui bisogna tenere conto: lo sguardo, la postura, le braccia, la voce, le slide, il pubblico…
Talmente tante cose che sembra anche più complicato di imparare a guidare.
E non dimentichiamoci dello stress da tenere a bada! Già, quella dannata paura di parlare in pubblico che accompagna costantemente oratori esperti e alle prime armi.

Ma anche qui, il trucco è lo stesso della guida. Fare tanta pratica. Come detto anche all’inizio di questo articolo, la padronanza del public speaking, come di quasi tutto nella vita, si acquista soprattutto con l’esperienza!

Perciò, studia pure le tecniche per parlare in pubblico, ma comincia anche a fare esperienza di discorsi in pubblico. Alcuni andranno male, alcuni meglio, altri bene, ma senza nemmeno un discorso andato male non potrai mai imparare.

Come diceva Dale Carnegie, il papà del moderno public speaking: “La maniera migliore per imparare a parlare in pubblico è …parlare in pubblico!

Andrea Masiero
Andrea Masiero
Attore, Coach e Formatore. Mi piace vedere brillare gli occhi delle persone, quando si accorgono di riuscire a fare cose che neanche immaginavano di poter fare.

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