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I 3 migliori Ted Talks per imparare a parlare in pubblico

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Imparare l’arte del public speaking dagli oratori dei migliori Ted Talks.

Se ti interessi di public speaking non puoi ignorare cosa sono le conferenze a marchio ted. Se non sai di cosa si tratta te lo spiego in questo post, in cui ti suggerisco anche i migliori ted talks per imparare a parlare in pubblico.

Quando si parla di Ted Talks ci si riferisce a delle conferenze nate nel 1984 negli Stati Uniti in cui lo speaker di turno parla su di un palco al centro di un bollo rosso. Inizialmente doveva trattarsi di un evento singolo ma dal 1990 si sono trasformate in evento annuale.

Il loro nome è un acronimo, una sigla che significa Technology Entertainment Design perché i primi tempi i relatori invitati si occupavano soprattutto di tecnologia e design.

Nel corso degli anni però si è deciso di dare spazio anche ad altri argomenti, purché sposino lo slogan “Idee che vale la pena diffondere” (ideas worth spreading) e lo speech non duri più di 18 minuti. E così, negli oltre 2500 video presenti nel sito ted.com, puoi trovare speech che trattano di politica, psicologia, sociologia, procrastinazione, alimentazione corretta, neuroscienze e anche… corona virus!

Il mio consiglio è quindi quello di prenderti del tempo, andare sul sito di ted e guardarti un po’ di video, che peraltro sono tutti sottotitolati anche in italiano.

Tuttavia, in tutta onestà, devo dirti che ce ne sono di fantastici, ma anche di mediocri, perché come dico spesso anche ai miei corsi di public speaking, essere competenti in una materia non equivale a saperla raccontare in modo efficace.

Ecco allora che ho scelto per te quelli che io reputo i 3 migliori ted talks per chi voglia imparare a parlare in pubblico.

1 – WIll Stephen – “Come sembrare intelligenti a un ted talk”

Un grande classico che fa la parodia agli speakers dei ted talks. Colui che parla è Will Stephen, comico e autore americano che prende in giro tutti i cliches degli speakers, con un intervento (apparentemente) privo di contenuto.

Te lo propongo perché si tratta di un ottimo esempio di come devi lavorare sulla forma di un discorso in pubblico: voce, sguardo, sorriso, postura, coinvolgimento del pubblico, storie e leggerezza.

Ti ricordi? Prima ti dicevo che non basta conoscere molto bene una materia per poterla esporre efficacemente.  In questo video, pur non parlando di niente per tutto il tempo, Will Stephen tiene incollato il pubblico dall’inizio alla fine.

Come ci riesce?

Beh, innanzitutto ha un’ottima presenza scenica: sa come tenere il palco e sa come mettersi in relazione con la platea. Inoltre usa in modo intelligente alcune tecniche di public speaking per connettersi con il pubblico.

In particolare rivolge agli spettatori delle domande, che sono uno strumento potentissimo per tenere alta l’attenzione. Usa le storie, che servono a far ricordare i concetti e infine lavora sapientemente con immagini e dati, per arrivare alle emozioni delle persone presenti. Il tutto condito dalla giusta dose di umorismo.

Puoi inoltre notare la sua abilità nell’utilizzo del linguaggio paraverbale, ossia l’uso della voce. Cambia il ritmo di parlata, varia il suo volume di voce e lascia un bel po’ di pause ad effetto.

Ora però non pensare che si possa parlare in pubblico senza avere un contenuto.

Questo speech funziona perché dura poco. Dopo un po’, una volta capito il gioco, non potrebbe andare avanti a lungo. Lo ripeto spesso anche al mio corso per parlare in pubblico: un intervento che punta solo ai contenuti, senza la forma, è noioso. Tuttavia la forma senza contenuto è fuffa e non lascia niente agli spettatori.

2- Kelly Mc Gonigal – “Come farsi amico lo stress”

Qui invece trovi, oltre a un’ottima esposizione, anche un contenuto di grandissimo valore.

L’ho inserito tra i migliori ted talks per imparare a parlare in pubblico perché tratta un argomento chiave  per chi si trova di fronte una platea: la paura di parlare in pubblico.

In molti ti suggeriscono di eliminare lo stress e la paura perché deleteri per la tua performance. In questo intervento la Mc Gonigal, psicologa e docente presso la Stanford University, suggerisce invece di considerare lo stress una reazione naturale dell’organismo in determinate circostanze.

Generalmente sintomi come sudorazione, tachicardia o tremolii vengono vissuti come una reazione negativa a ciò che ci sta accadendo. Valutiamo questi segnali come la nostra incapacità di gestire la pressione del momento.

Ma come cambierebbero le cose se li considerassimo come segnali di stimolo per il nostro corpo per prepararlo ad affrontare una sfida?

Il cuore che batte forte si prepara all’azione e il respiro affannoso porta più ossigeno al cervello. Riconsiderare i sintomi dello stress come segnali positivi anziché negativi migliora la loro gestione e la tua vita.

Come dico sempre anche io la paura di parlare in pubblico non va eliminata, ma va gestita e cioè usata a tuo favore, trasformandola in energia positiva e funzionale alla tua performance.

Un’ultima cosa.

Oltre al contenuto di questo Ted, voglio farti notare un elemento fondamentale per la sua riuscita: la postura stabile e piantata della Mc Gonigal. Osservala nelle inquadrature che la riprendono dalla testa ai piedi: le gambe sono leggermente divaricate e i piedi ben piantati a terra. Questa postura trasmette a lei e in chi la guarda sicurezza e padronanza di ciò che sta facendo.

3 – Michele D’andrea – “Se raccontate bene anche le carrucole da pozzo sanno emozionare”

L’ultimo speech che ti consiglio tra i 3 migliori Ted Talks vede protagonista uno speaker italiano, lo storico Michele D’andrea.

Ti confesso che quando un amico mi ha suggerito di guardare questo video non l’ho guardato subito perché non mi veniva voglia di farlo. Ascoltare uno storico che parla della genesi dell’inno d’Italia non mi ispirava per nulla, suonava in partenza come qualcosa di mortalmente noioso!

Invece mi ritrovo periodicamente a riguardare questo ted perché lo trovo strepitoso e ciò che lo rende tale è la passione che trasmette D’andrea.

Uno degli elementi più sottovalutati del public speaking è il divertimento. Uno speaker deve divertirsi a parlare in pubblico, perché se lui per primo è convinto di proporre un argomento noioso, non può sperare che il pubblico lo apprezzi.

Certo, anche in questo caso abbiamo una persona che sa tenere il palco. La sua postura è stabile, la sua voce sicura e gradevole da ascoltare e la sua capacità di coinvolgere il pubblico è da manuale. Ma quello che qui fa davvero la differenza è la passione. E’ la voglia di trasmettere al pubblico i suoi contenuti, di condividerli e farli capire. Non potrai mai risultare interessante per una platea se, oltre alla competenza, non ci metti anche passione, gioia e divertimento.

Questa riflessione è utile soprattutto quando devi fare una presentazione molto tecnica. Se riesci a trasmettere la passione verso quello che dici puoi davvero fare in modo che anche le carrucole da pozzo siano interessanti.

Per riepilogare

In questo articolo ti ho segnalato quali sono i 3 migliori ted talks per imparare a parlare in pubblico. Si tratta del mio punto di vista chiaramente, in ogni caso cerca di guardarne quanti più possibile perché quasi ogni Ted fornisce numerosi spunti (positivi o negativi) per migliorarsi come speaker.

Ti ho proposto questi 3 perché ho voluto che ti focalizzassi su

  • La forma di un intervento;
  • La gestione della paura di parlare in pubblico;
  • L’importanza del tuo divertimento e della tua passione quando ti trovi a parlare in pubblico.

Se vuoi saperne di più su questi argomenti o sulle altre tematiche che tratto, ti invito a contattarmi e a scoprire cosa posso fare per te per aiutarti a parlare in pubblico efficacemente.

Andrea Masiero
Andrea Masiero
Attore, Coach e Formatore. Mi piace vedere brillare gli occhi delle persone, quando si accorgono di riuscire a fare cose che neanche immaginavano di poter fare.

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